La lapide nel parcheggio dell'Aqua Fontis, a Sant'Eufemia

I vecchi abitanti di Sant'Eufemia ricordano che all'estremità orientale del quartiere, proprio all'inizio di Via Sant'Orsola, in località detta anticamente "Fontane" o "Aqua Fontium" (1) un tempo sorgeva un grande edificio, su cui campeggiava la scritta "Aqua Fontis". Al suo interno, complesse apparecchiature idrauliche convogliavano nell'acquedotto cittadino l'acqua sorgiva che a Sant'Eufemia sgorgava copiosa. A ricordo dell'inaugurazione, nel 1932 venne collocata una lapide, riportante i nomi dei progettisti e le caratteristiche tecniche dell'acquedotto.

Col passar degli anni, la sorgente inaridì fino a rinsecchire completamente e l'edificio venne destinato agli usi più svariati. Le apparecchiature idrauliche furono rimosse e, unico ricordo del glorioso passato, nell'edificio rimase la lapide, dimenticata e malconcia.

In anni recenti, gli abitanti di Via Lovatini, chiesero ripetutamente al Comune di Brescia di abbattere alcune barriere architettoniche: una ripida rampa di scale posta a lato dell'Aqua Fontis era infatti l'unico, faticoso accesso che consentiva loro di raggiungere le proprie abitazioni.

Il primo progetto concreto in tal senso prese corpo nel 2007 e poiché i lavori avrebbero comportato un pesante intervento anche sullo storico edificio,  gli Amici dell'Arte suggerirono al Sindaco Paolo Corsini di mettere in evidenza almeno le tracce dell'antica sorgente, da cui derivava in nome stesso del paese, Sant'Eufemia della Fonte. Il Sindaco accettò di buon grado la nostra richiesta. (2)

La decisione della Giunta guidata dal Sindaco Adriano Paroli di destinare l'area a parcheggio rese impraticabile la nostra proposta, se non a prezzo di sacrificare alcuni dei pochi posti auto disponibili. Nel 2009 proponemmo allora alle autorità comunali di recuperare e valorizzare almeno la lapide, di cui abbiamo già fatto cenno. (3) E' opportuno ricordare che l'esistenza della lapide venne segnalata dal Gruppo Scout Brescia 11, cui era stato concesso l'uso dell'edificio.

Ora, a completamento dei lavori, desideriamo ringraziare l'Amministrazione Comunale per aver raccolto il nostro suggerimento e per aver pregevolmente restaurato e valorizzato l'importante documento in pietra.

Ricordiamo infine che se il parcheggio fosse stato realizzato negli anni 20 del Novecento, sarebbe sorto su terreno dell’allora Comune di Caionvico. Quest’angolo e tutto il lato a monte di via Sant'Orsola era l’estrema propaggine occidentale di tale Comune.

Documenti:

(1) Archivio di Stato Brescia, fondo Ospedale Maggiore, monastero di S. Eufemia, busta 41, 20 aprile 1486.

(2) clicca qui per leggere  la lettera del Sindaco Corsini

(3) clicca qui per leggere  la nostra proposta al Comune di Brescia

Rassegna stampa: leggi l'articolo del Giornale di Brescia (28 dicembre 2011)