Bressanone e l’Abbazia di Novacella (2010)
Gli Amici dell’Arte propongono una visita guidata alla città di Bressanone e all’Abbazia di Novacella.
L’appuntamento è per MERCOLEDI’ 2 GIUGNO alle ore 6,15 a Sant’Eufemia della Fonte (Piazzale Tamoil).
Iscrizioni presso Francesca (030 360076).
Quote di iscrizione:
Soci e Familiari: € 27,00
Non Soci: € 32,00
Pranzo: € 23,00
La quota di iscrizione comprende:
Viaggio a/r in pullmann, Assicurazione (obbligatoria), Ingressi e biglietti, Guida e assistenza turistica/culturale
L’ABBAZIA DI NOVACELLA:
L’origine dei Canonici Regolari Agostiniani risale al periodo del papato di Urbano II (1088 – 1099) quando, su un testo ufficiale, si fa riferimento diretto alla “Regula Sancti Augustini” (Regola di S. Agostino). In linea generale la nascita di quest’ordine viene fatta risalire all’inizio del XII secolo.
La celebrazione solenne della liturgia, la preghiera corale e l’attività parrocchiale rappresentano le funzioni principali dei Canonici Regolari Agostiniani di Novacella; ancora oggi svolgono la loro attività pastorale in 22 parrocchie.
Le origini dell’Abbazia risalgono al 1142, periodo in cui il beato Artmanno, vescovo di Bressanone, decise di erigere a Novacella un monastero.
Fin dalla fondazione l’Abbazia offrì ospitalità ai pellegrini diretti a Roma o verso la Terra Santa. Grazie alla scuola conventuale e al profondo interesse per la scienza e l’arte, l’Abbazia di Novacella divenne in breve tempo un centro spirituale e culturale noto in tutta Europa. Ne sono testimoni ancora oggi la ricca biblioteca e le svariate attività di formazione del Convitto e del Centro Convegni.
L’Abbazia è considerata uno dei conventi più maestosi e meglio conservati del Tirolo.
Una visita a questo luogo equivale ad una passeggiata attraverso le più importanti epoche della storia dell’arte: Romanico, Gotico, Barocco e Rococò sono tutt’oggi ben visibili e possono essere ammirati nel loro armonioso accostamento.
Un’altra perla da scoprire è il giardino storico recentemente restaurato. I boschi, i vigneti, i masi e la cantina dei vini rendono ancora oggi l’Abbazia di Novacella economicamente indipendente; da sempre attenta alla salvaguardia dell’ambiente e proiettata verso il futuro, l’Abbazia si è resa autonoma – per quanto riguarda il consumo di energia – tramite una centrale a biomassa ed una piccola centrale idroelettrica.
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