Carme in lode di Brescia, a cura di E. Bisanti, 2011
Presentiamo «Carme in lode di Brescia», l’ultimo lavoro del prof. Enrico Bisanti, noto a chi segue le attività degli Amici dell’Arte per i numerosi contributi offerti in campo letterario.
Nel volume compare la traduzione in versi del Panegyricus in Brixiam civitatem Galliae, opera di Giovan Battista Spagnoli, detto il Mantovano, poeta, umanista, ed autorevole teologo carmelitano, vissuto a cavallo fra il Quattrocento e il Cinquecento.
Il lungo componimento, particolarmente ricco di varie notizie su Brescia e sul suo territorio, si compone di 672 esametri, il cui contenuto riassumiamo qui di seguito.
Il canto di lode inizia con l’esaltazione delle fertili terre della Bassa Bresciana, poi sono celebrati i laghi, tra i quali particolarmente esaltato è il Benaco. Il poeta quindi canta la Valtrompia e l’operosità dei suoi abitanti. Successivamente è descritta la Valcamonica, quindi, con vari quadri della natura, colta nell’alternanza delle diverse stagioni dell’anno, termina la prima parte del Panegirico.
La seconda parte si apre con la lode per la religiosità della popolazione, poi si esaltano Brescia per la sua fervida e multiforme attività culturale, l’alacre gioventù bresciana, la politica sociale e la saggia legislazione, che ha consentito l’ordinato e pacifico vivere civile, oltreché il progressivo abbellimento della città, ben difesa dalla sua possente rocca.
Dopo aver celebrato anche la ricchezza d’acqua di cui l’intera città gode, il componimento si conclude con l’ampio elogio rivolto al grande umanista Giovanni Taveri di Rovato.
Brescia, Vicolo san Giuseppe, 5
alle ore 17,30
Interverrà la prof. Elisabetta Selmi
Leggi la Biografia del prof. Enrico Bisanti
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