La tradizione dal XVI secolo
Nel 1581 la reliquia fu visitata da S. Carlo Borromeo, in qualità di legato apostolico; egli valutò che l’esposizione annuale della S. Croce era diventata una consuetudine che non corrispondeva al valore di “un tanto insigne tesoro”, per cui prescrisse che fosse riservata a momenti di “grave importanza” e con la “dovuta magnificenza”. Successivamente fu esposta soprattutto in caso di gravi calamità, quali pestilenze, epidemie, siccità, come avvenne nel 1772 e nel 1795.
Particolarmente solenne fu la celebrazione nel 1789, nei giorni 6, 7, 8 settembre, quando la reliquia fu traslata nella nuova arca (dove attualmente è conservata), fatta costruire con il nuovo altare, con grande entusiasmo e partecipazione di tutta la popolazione alla processione per le strade magnificamente addobbate. Era presente anche il vescovo mons. Nani, che già nel 1785 fece solenne visita e confermò l’autenticità della reliquia, rilevando anche la speciale devozione della popolazione.
Si trova poi notizia di una esposizione speciale nel 1837 a causa di una epidemia di colera.
(da: A. Mantovani, LA VENERAZIONE DELLA RELIQUIA DELLA S. CROCE NEI SECOLI, in Comunità, S. Eufemia, giugno 2010)
Foto: Archivio Mario Bertoli