Le origini della tradizione
È ormai noto a tutti che la reliquia della S. Croce, custodita nella chiesa parrocchiale, è giunta a S. Eufemia nel 1300, quando un monaco benedettino, proveniente da Roma, ospitato nel monastero, fece dono del “prezioso legno avente il colore della corteccia della castagna scura, legata in rame indorato, e contenuta in un cristallo”(Festività in onore della SS. Croce del MDCCCXXXVII) , che lui stesso aveva avuto dal Papa Bonifacio VIII.
Affidata in un primo tempo ai rappresentanti della comunità civile, venne successivamente consegnata al monaco benedettino che reggeva la parrocchia e posta nel cancello esistente in una delle pareti del presbiterio. Si sottolinea nei documenti che da allora furono numerose le grazie ottenute e soprattutto si accrebbe la venerazione della popolazione che sosteneva ogni anno le spese per le solenni celebrazioni. Segno di questa crescente devozione fu la decisione nel 1626 di legare in lamine d’argento la reliquia e successivamente di far costruire un’urna di pietra nella parete dell’altare di S. Rocco per garantire una sistemazione più sicura e decorosa. In queste occasioni ovviamente le celebrazioni assunsero particolare maestosità.
(da: A. Mantovani, LA VENERAZIONE DELLA RELIQUIA DELLA S. CROCE NEI SECOLI, in Comunità, S. Eufemia, giugno 2010)
Foto: Archivio Mario Bertoli